YATI

Per la maggior parte degli abitanti del pianeta non esistono libertà, giustizia, legalità e democrazia effettive, mentre la concentrazione della ricchezza in poche mani impedisce il benessere generale. Quattro quinti degli abitanti del pianeta vivono in povertà e molti si trovano in condizioni disperate. Nello stesso tempo, aumentano paura, insicurezza e guerre. Il rischio di un’apocalisse si fa sempre più concreto.

Alcuni piccoli gruppi organizzati a livello nazionale ed internazionale impediscono a miliardi di persone di vivere nel miglior modo possibile. Utilizzando monete a corso legale prive di valore reale, essi controllano la maggior parte delle risorse naturali, dei mezzi di produzione, dei canali d’informazione, dei governi e delle organizzazioni di massa. Questi gruppi costituiscono l’oligarchia del potere reale sul pianeta.

Gli stati nazionali e le loro organizzazioni internazionali sono strumenti di questa piccola minoranza che controlla moneta, mezzi di produzione ed informazione. Ecco perché gli stati sono o dittature o democrazie apparenti. Mediante circa ventimila persone, questi gruppi esercitano il loro potere su tutti i popoli. Sono i decisori: banchieri, finanzieri, editori, governanti, magistrati, poliziotti, militari ed altri esponenti delle istituzioni degli stati nazionali.

Qualcuno considera questi decisori le guide, la leadership necessaria all’evoluzione dell’umanità. In realtà, essi sono semplicemente persone scelte e designate dal vertice dell’oligarchia, che attribuisce ad essi la funzione fondamentale di mantenere inalterati i rapporti economici e garantire l’egemonia della élite globale.

Proprio quando lo sviluppo tecnologico consentirebbe ad ogni essere umano di soddisfare i propri bisogni e di far stare bene chi sta male senza far stare male chi sta bene, chi detiene la ricchezza diventa più opprimente e cerca in ogni modo di conservare ed anzi potenziare i propri privilegi.

Potremmo avere energia a costi bassissimi ed invece dipendiamo dalle solite multinazionali del petrolio. Intanto, abbiamo sempre meno acqua potabile, più persone che muoiono di fame e di malattie curabili, meno cultura, meno comunicazione sociale, prezzi al consumo in continuo aumento, più inquinamento, più disinformazione, meno sicurezza, meno libertà, meno democrazia reale, più misticismo.

Nello stesso tempo, si spende più per gli apparati militari che per l’energia, si spreca più della metà dell’acqua potabile disponibile per l’inefficienza delle canalizzazioni, si distrugge un quarto degli alimenti prodotti e si impedisce di produrre farmaci a basso prezzo per mantenere alti i prezzi di mercato, il valore nominale della massa monetaria è pari ad oltre cinquanta volte la ricchezza annuale prodotta sul pianeta, la stragrande maggioranza dei popoli vuole la pace mentre gli stati fanno la guerra e ciò dimostra che la sovranità popolare è solo apparenza.

Questa situazione dipende dalla struttura gerarchica del sistema umano a forma di piramide a scale costituita da livelli diadici a doppia valenza: ogni persona rappresenta se stessa rispetto a chi si trova sui livelli superiori mentre rappresenta la totalità rispetto a chi si trova sui livelli inferiori. In questa struttura è il livello, e non il valore personale, che determina la valenza. Il passaggio al livello superiore richiede uno sforzo che pochissime persone possono sostenere. La struttura gerarchica è selettiva: i più forti, dotati e fortunati utilizzano gli altri come loro strumenti.

Nulla può cambiare se non si cambia questa struttura. Sembrerà sempre che tutto cambi ma in realtà tutto resterà come prima. Anche le più grandi rivoluzioni hanno provocato la sostituzione delle persone nei livelli superiori ma non la modifica della struttura del sistema.

Per cambiare la struttura gerarchica del sistema umano bisogna trasformare la sua forma piramidale in una forma elicoidale e poi in una sfera, passando dalla gerarchia, che stabilisce un rapporto reciproco di supremazia e subordinazione, alla conarchia, che consente di comandare in comune, in unione. Bisogna eliminare i livelli, le classi, i ceti, la disuguaglianze fra le condizioni materiali di partenza. E bisogna limitare gli eccessi.

Questo è possibile soltanto attraverso la presa di coscienza della realtà, l’assunzione di responsabilità e l’azione concreta di quella larghissima maggioranza di persone che si trovano nei livelli inferiori.

La nuova struttura non avrà più diversi livelli ma soltanto diverse funzioni. Tutti potranno avere gli stessi rapporti con i mezzi di produzione e quindi non esisteranno più classi sociali. Gli stati nazionali saranno trasformati in enti amministrativi, superando il dualismo fra democrazia quale dittatura della borghesia e dittatura del proletariato. La dittatura dei proprietari e la dittatura dei proletari sono due soluzioni politiche per il controllo dello stato. Abolendo lo stato ambedue le soluzioni sono inutili.

Tutti potranno partecipare liberamente ad una nuova organizzazione sociale fondata sull’autogoverno della società civile post-statale attraverso una democrazia sostanziale. Un governo mondiale eletto direttamente dagli abitanti del pianeta garantirà la pace universale e l’applicazione delle regole essenziali per una civile convivenza. L’informazione sarà vera e libera.

Sarà eliminata l’economia speculativa e sostenuta l’economia reale fondata sul lavoro. Saranno aboliti i diritti di proprietà che non derivano dal lavoro ma da illeciti, sottrazioni e guerre. Sarà introdotta una moneta a valore reale che rappresenta lavoro al posto delle monete a corso legale che dovrebbero rappresentare prodotti ed invece rappresentano debiti.

Tutto questo è possibile. Purtroppo, gran parte delle persone percepisce i problemi ma, per difetto di informazione, non ne conosce le cause, quindi non può prendere coscienza della realtà ed avere la volontà e le condizioni per cambiare la struttura del sistema. Chi controlla le banche controlla la moneta. Con la moneta si acquista la proprietà dei mezzi di produzione. Con la proprietà dei mezzi di produzione si controlla l’informazione e si esercita il potere sull’economia e sulla politica.

Per consentire la presa di coscienza sulle cause dei problemi e far prendere coscienza della realtà bisogna informare sui fatti. Per poter informare sui fatti è necessario isolare e rendere impotenti i gruppi al vertice del potere e le ventimila persone mediante le quali controllano banche, finanza, governi, magistratura, polizia, eserciti ed altri organismi attraverso i quali una piccola minoranza riesce ad esercitare la sua egemonia sull’intera umanità.

Si tratta di praticare una sorta di cesura (yati), una sospensione delle funzioni dei soggetti decisori nei principali settori (politica, economia, finanza, moneta, giustizia, esercito, informazione, forze dell’ordine), per liberare la società dal suo stesso vertice, l’unico vero ostacolo che impedisce la modifica della struttura del sistema umano.

Liberata da questo ostacolo, la società umana nel suo complesso potrà liberamente decidere se ripetere il passato oppure riorganizzarsi in modo nuovo, in una struttura più evoluta, per costruire un futuro diverso da quello che altrimenti ci attende. Sarà la prima concreta e forse ultima occasione per cambiare. Se lo farà, si avrà la democrazia universale pura e la pace perpetua che fino ad ora erano ritenute impossibili. Altrimenti, tutto resterà come prima. Yati ha questo solo obiettivo: consentire alla maggioranza degli esseri umani di decidere liberamente del proprio futuro. Insieme si può.

Venerdì, 25 agosto 2006

Rodolfo Marusi Guareschi